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CHI RAGIONA ? 

1) Il P.C. è un’intelligenza programmata. Pertanto, come nel P.C., la Ragione, nell’Uomo, è l’unità centrale offerta gratuitamente dal Creatore ad ogni persona “sub sole nata”. Ma per ragionare abbiamo bisogno delle unità d’ingresso dette input: occhi, orecchie, naso, mani, piedi, e via numerando con tutti gli altri organi interni ed esterni. In tal modo la Ragione si concretizza nel Pensiero come unità di uscita o output, con l’apporto delle memorie di massa: educazione, ricordi, esempi, eredità genetica, religione, salute-malattia, famiglia di origine, ambiente sociale, luogo e tempo di nascita, eccetera. Il Parlare, poi, come un display o monitor, è il dispositivo di output più importante per la comunicazione. Esso consente di ascoltare e/o leggere i risultati delle avvenute elaborazioni. Le quali sono più o meno veloci e/o precise in rapporto “au niveau de civilisation” e al quoziente d’intelligenza. Questi ultimi sono la sintesi e il risultato di tre momenti: eredità-ambiente-empatia, cui ho fatto cenni altrove.
Rimanendo sul tre, posso affermare, senza tema di smentita, che gli insegnamenti di partenza sono 3 + 3: * il riposo - i pasti - lo sport; * gli svaghi - lo studio - le visite mediche, - robe già esposte in precedenti contesti. Da questo punto, e procedendo pedagogicamente, si ottengono 3 tipi di soggetti individuati dalla ricerca: - quello, che ragiona con i piedi; - questo, che ragiona a bocce ferme; -
l’altro, che ragiona con rigore logico. D’altronde, modestamente, sono qui perché “non possum non dicere veritatem meam”.
Dopo tanto discettare, direbbe lo sbrigativo, sembra di aver concluso con un dilemma cornuto e senza motivo. Errore! Abbiamo solo aperto un argomento interessante, e c’è un motivo preciso. L’argomento è la Ragione, il motivo è di renderci conto della Logica del Creato. Intanto chiariamo che le nominate memorie di massa hanno ognuna una vasta gamma di sfumature, le quali integrandosi liberamente tra loro, danno origine ad un’infinità d’esseri pensanti paragonabili al numero che si ottiene sull’ultima casella della dama avanzando in progressione geometrica dalla prima alla sessantaquattresima.
In tal modo possiamo sostenere che per i sei miliardi di viventi sulla Terra, esistono sei miliardi di Ragionamenti diversi e che portano ad altrettante conclusioni. Poi vedremo come può essere inteso lo “eodem sensu eademque sententiam”, a fronte di “alii alia dicunt”. In ogni caso, la Logica del Creatore è scritta chiaramente nel Libro aperto della Natura sotto gli occhi di tutti. A tale proposito è bene rilevare che “NATURA E OCCHIO” , grammaticalmente, sono parole “omogenee”, per il fatto che al plurale non cambiano genere, a differenza di “ginocchio e braccio” che cambiano genere e perciò si dicono “eterogenee”. Che Logica! Mitico l’Onnipotente Creatore!
Allora! Perché non si legge il Libro della Natura prima di leggere il Libro della Scrittura? Essendo l’Uno propedeutico all’Altro? Ebbene, le risposte sono mille, ma su queste righe preziose citerò solo quello che più mi ha colpito.
2) I due indicati Libri non attirano. Perché?
a) C’è chi non li può più leggere, perché il suo cervel, Dio lo riposi, “in tutt’altre faccende affaccendato, a queste robe è morto e sotterrato”. Si può solo dire ,
“quod factum est non potest fieri infectum”.
b) C’è chi è stato allevato in modo pedagogicamente erroneo, e gli errori commessi dai badanti hanno scritto indelebilmente nel suo animo, superficialità, pressappochismo, pretenziosità; lo hanno indotto a burle criminali, a notti brave, ad abusi senza fine. Con tipi del genere, “avec chapeau bas devant “, operare è veramente difficile, il loro ravvedimento è dubbioso; ma se avranno la sorte di incontrare un buon pedagogo che instauri con loro una paterna confarreazione, si arriverà all’odio dell’hamartia, e la metànoia è assicurata. Ma … “Se ‘l Cancro avesse un tal cristallo, - l’inverno avrebbe un mese d’un sol dì”.
c) C’è chi ci rinuncia volontariamente, o perché stanco, o perché obeso come una rafflèsia, o perché pigro come un Vespasiano. Con tipi del genere si può persino usare la criptolalia; capiscono sempre perché non ti ascoltano nemmeno. Tanto per non dimenticare il tropo letterario, detto ironia.
d) C’è chi non legge il Libro della Natura e non riesce a ricavare la Logica del Creatore, o perché oberato da preconcetti di bassa lega, o perché incapace di sapere, o perché pieno di boria. Tipi del genere vanno sotto il nome di scienziati, astrofisici, filosofi o altro. Credono d’incontrare Dio nello Spazio, e trovano un troiaio. “Il ne vaut pas la corde pour le pendre”.
e) Poi ci sono quelli che “parlent en l’air”, incapaci di un pensiero autonomo, schiavi come sono di editori e politici. Sono riusciti a trasformare il TG in un BG = Bollettino di Guerra. Il loro stile ha “réduit à un pauvre sire” sia il cittadino italiano, sia mondiale. Rendono sdrucciola, perfino la parola “valùta”?
f) Ancora. Politici odiosi e filosofi da strapazzo sono convinti di guidare le masse secondo l’adagio: “brùler la chandelle par les deux bouts”. Poi difendono i facitori del male, [aborto, calcio, no-global],e indicano problematiche direzioni di sviluppo sociale, e tant’altro ancora. Il loro “dio” è “se Stessi”, anche se convinti che “après Moi le déluge”.
g) Alle volte il Clero sembra un poco dubbioso circa alcuni punti base su cui si fonda la Religione, e al popolo fedele vien meno la fede, e tutti insieme incolpano un fantomatico diavolo come tentatore al male. In ogni modo, il primo chiarimento dovrebbe riguardare: At 2,24 con i paralleli Mt 28,6 - Lc 24,6 - Gio 20,9. Ma essi pare abbiano “plus d’une corde à son arc”. Grazie a Dio il problema di definire questo caso non è mio, avendolo già fatto con me stesso.
h) Infine ci sono gli Atei! “Uomini diversi d’ogne costume e pien d’ogni magagna,
Perché non siete voi del Mondo spersi? Ognun di voi in anima in Cocito già si bagna, ed in corpo par vivo ancor di sopra”!
i) Togliendo da Cento, la sommatoria delle percentuali da a) fino ad h), la domanda è semplice: “COSA RESTA? CHI RESTA? Ovvero: chi è che ragiona? Vorrei la % di (i). Grazie!
3) In mezzo alla massa dei citati “ pauvre sire” che non usano il dono della Ragione (perché non l’hanno pagato), ne emergono alcuni che, per disperazione, avidità, o per orgoglio, approfittano della stupidità altrui e tirano acqua al proprio mulino. Essi sanno bene che “ ‘o sang se zuca e nun ‘s sputa”!
E chi sono costoro? Quei politici che confondono fare politica con parlare di politica, e dicono “vàluta” invece di “valùta”. Il loro cervello, sebbene più grazioso di un oricànno, lo fanno apparire un oricalco. In ogni caso, mentendo per la strozza, arrivano a dichiarare: “ La Chiesa non deve fare politica”! Piccola frase, ma peggio di una minzione orale. Dunque, “Chiesa “ non c’entra per nulla trattandosi di un soggetto plurale, vale a dire di una comunità, can 207, ma essi intendono Papa o CEI, ed è la prima confusione. Poi “fare politica” riguarda solo i parlamentari nelle aule a ciò destinate. “Parlare” riguarda tutti, e tutti possono e devono parlare di politica, a incominciare dallo scrivente. Ciononostante hanno un buon seguito tra quelli che non ragionano.
b) Alcuni parlano per sé, per i propri interessi, per vendere fumo, per illudere; e gli sciocchi seguaci si dissanguano. Proverbio: con arte e con inganno si vive mezzo anno, con inganno e con arte si vive l’altra parte.
c) Altri parlano di Dio senza conoscerlo a fondo e lo presentano in modo tale da farlo odiare. Questi dovrebbero capire bene che il Libro della Natura è propedeutico al Libro della Scrittura. E’ la Logica di Chi ha fatto il Mondo. E’ così! Non posso farci nulla!
d) Un piccolo numero di soggetti, di cui fanno parte scienziati e personaggi di fama, presentano i prodotti delle multinazionali per incrementare le vendite ……
Sì…del DPO o del KC, salvo poi venire a sapere…
e) Ancora. Quelli che si rivolgono ai loro seguaci scarsi di ragione: - i sindacalisti:
Onniscienti, onnipotenti, abili, governano più e meglio del Governo e del Parlamento. - I politici, crisostomi, e conoscitori a fondo, dell’arte oratoria, fatta apposta per parlare senza dire niente, diplomatici, temporeggiatori, trascinatori carismatici di persone che “beccan tutto”. A loro basta una sola legislatura .
f) Altri, come “chaise percée”, mirano solo all’inganno.
- astrologi, cartomanti, maghi, illusionisti, …
- furfanti veri e propri da cui bisogna guardarsi con 100 occhi…
g) Infine, le poche personalità di spicco che hanno come obiettivo: MORTE E DISTRUZIONI. Volevate sapere dell’esistenza del diavolo? Eccolo!
Eccomi! A decine!
- abortisti: tutti quelli che in qualunque modo c’entrano e collaborano.
- spacciatori: sono diavoli, è vero, ma non definite angioletti, consumatori e genitori.
- strafottenti: non s’interessano di niente e di nessuno. Sono i peggiori,
“ghiacciati a due a due in una buca, - sì che l’un capo, all’altro era Cappiello”,
e si termìna qui.
A questo punto finisce la formula numero 52. E chiamatela formula!
Che se dovessi scrivere un libro farei impallidire Ken Follet per il numero di pagine.


Sorrento, 6 maggio 2007 , 18.26
Antonino Cappiello

Traduzione

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