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CONCILI ECUMENICI – DIC.DUC
Tutti dicon che i Concili so’ infallibli
Pur se fatti da ‘omini fallibli.
Li cattolici romani credito han
A quelli approvati in Vatican,
Mentre seguono li greci, quelli d’Istambulo.
Li protestanti mandan tutti a fare in bulo.
Nicea 325. Costantino, Osio mandò ad Alessandria
Ove il clero litigava come in mandria.
Un nonnulla era in sede processato:
Se Gesù era creato o increato ?
Alla fine si decise nel totale
Essere Gesù al Padre consustanziale:
Dio da Dio, luce da luce, generato non creato.
E il profilo di Gesù fu disegnato.
I 300 che in Nicea eran sedenti
Si spremetter lor meningi co’ li denti,
E il Canone, fu precisato, che fosse:
D’ ogni e sol-libro ispirato dentr’avesse.
Si pesò l’ispirazione, e quelli spuri
Classificati furô come impuri.
Efeso 431. Quivi Nestorio sostenne: Gesù è vero Dio.
Maria però – disse – è madre di Gesù e non di Dio.
Sea come sea, in Canone sicuro, non c’è parola
Dei due argomenti messi in casserola.
Efeso 449. Le persone qui presenti e ben mature
Assegnarono a Gesù due nature.
Poi gli disser: Statt buon e statt zitto,
Che a tre non hai diritto.
Calzedonia 451. Poco dopo a Calcedonia, già pentiti del fattaccio,
Si sedettero in poltrona nella spe’ d’andare avaccio.
Ttropp’assai son per Gesù le due nature,
levamm-ngenn una, e l’a-te pure!
Ma che sciocchezza – disse un prelato – una gli basta,
E mo’ andiamoci a magnà nu kilo è pasta.
Al povero Gesù, afflitto e sconsolato,
Gli rimase una natura, ma era incavolato.
Non per molto. Appena le nespole fûro mature
Si ridiedero a Gesù le due nature.
A questo punto problema sollevossi in contraddizione
E si dettero a Gesù due volontà in addizione.
Nicea 787. La legge di Mosè – dissero – le immagini proibiva,
Ma noi siam moderni e le rimettiamo in via.
Laterano I 1139. Dopo 11 secoli e più di clericale unione,
Per la prima volta, lo convocò un papa, come vescovil riunione.
I vescovi eran mille solamente
E a nessuno qualchecosa venne in mente.
Si decise allora, l’anatema per coloro
Che la Chiesa accusavan esser piena d’oro.
Laterano II 1179. Alessandro III co’ suoi cardinali in mano,
Presero il sopravvento sui vescovi venuti da lontano.
Così di disciplina si parlò
E si misero gli accenti sulle “o”.
Laterano IV 1215. Papa Innocenzo, era lo terzo, gran campione,
Chiuse la mani e prese il bastone.
Ogni qualvolta fate consacrazione,
Direte che quella è transustanziazione.
Ogni tre anni e uno, Ad limina Petri qui vi recheta
Per informarmi di vostra decreta.
Primo fra totti: annual confessione
Per totti li fedeli in nostra comunione.
Ed ora aprite bene ‘è recchie e fate attenzione.
Prendete nota e stà decisione.
Qui peccatum in pænitentiali judicio
Sibi decretum præsumpserit revelare
Non solum a sacerdotali officio
Deponendum decernimus,
Verum etiam ad agendum
Perpetuam pœnitentiam
In arctum monasterim detrudendum.
Lione 1245. Scomunicò il IV Innocente Federico il Secondo,
E per continuar la lotta a tutto tondo,
A ogni cardinale offrì il cappiello rosso-sangue
Per rammentar che di sangue nemico si bagnasse unquanque.
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Soddisfatto in parte nostro disìo
E dato a voi da ber acqua com’io,
Chiudiam per lo momento nostro discorsaggio
In attesa di vederci next maggio.
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In questi secoli bui
Non c’era, meno male, nisciun’é nui.
Avremmo conosciuto Dante, Ignazio e zì Teresa,
Erasmo, ò marocchino e quell’inglesa.
Tuttavia, arrivati al centro del millergo,
Apparvero Martin, Colombo e Gutembergo.
Lo primo disturbò la sacra costruzione
E dovettesi riccorrer’ ad ecclesial riparazione.
Lo papa dello tempo, preso in controvento,
Indisse lu concilio, lassù in Trento [1542-64].
Da quel momento fino al Vatican secondo
Siam tutti reinformati bene a fondo.
Nel III millennio convocare è essenziale
Un Concilio Ecumenico Residenziale.
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Se tuo sapere adesso è maggio,
Ben per te che a legger’ hai vuto coraggio.
Se pensi che mio scritto non è saggio,
Prendi la penna e scrivi di megliaggio.
Un caro salutaggio.
Mercoledì 20 giugno 2012