Articoli
BEATITUDINI – MATTEO 5
Pairidaeza, come dicono in tanti,
È un giardino per accoglier tutti quanti.
Ma c’è già o ci sarà?
Luogo o Stato esser puote! E chi lo sa?
Dio vedremo prosopon pros prosopon?
O da una epi-gnosis saremo informaton?
Ad ogni modo, per lì andare
Poche norme son da praticare.
Le scrivette zio Matteo cum cura magna
Nel discorso della montagna.
Visto le folle, Gesù salì sulla collina,
Si sedette e lì parlò accarezzando per il brodo la gallina.
Povero di spirito significa ignorante:
Non è colto e non sa niente, - Tutto becca e nulla dice,
È un povero infelice.
Questo occorre per andare in Paradiso
E in eterno goder di Dio il riso.
Gli afflitti son depressi moralmente
E ad esser consolati desean veramente.
Sopportando afflizione fino a morte,
Lor paradiso avranno in sorte.
Cosa insegni a sti’ babbei afflitti
Affinché del paradiso si approfitti?
Beati i miti si dice per terzo - Senza pagare un solo sesterzo.
Dev’essere il mito benevolo e indulgente
E perdonare a chi su Dio mente.
Fame e sete di giustizia
Toglie l’uomo da mestizia
E lo rende disponibile - Perché Dio sia appetibile.
Comprende e perdona il misericordioso
Perché vedendo Dio e sarà glorioso.
Ma se ti dicono che il paradiso è un Eden
Nun’è da retta e vavattenne!
I puri di cuore son giusti e corretti.
Non dicon bugie e son quasi perfetti.
Molti confondon purezza del cuore
Identificandola col sesso e l’ardore.
Gli operatori di pace odiano la guerra
Ma spesso rendono cimitero la Terra.
Fin dall’inizio le religioni
Han combattuto e messo in prigioni.
Se figli di Dio saran questi chiamati
Ditemi pure se li demoni han superati.
Nostra religione ha questo insegnato
E noi lo prendiamo com’oro colato.
Mercoledì 20 giugno 2012